Vari media hanno riferito il 27 marzo 2020 che un gatto in Belgio si era rivelato positivo per il nuovo coronavirus SARS-CoV-2.
Il comunicato stampa è piuttosto breve, non del tutto corretto e lascia molte domande senza risposta. È stato riferito che a Liegi, in Belgio, il personale della facoltà di veterinaria ha rilevato il virus in un gatto che viveva con un paziente COVID-19 altamente infetto.

Cerchiamo di vedere cosa significa

Abbiamo cercato di riassumere lo studio originale cercando di fare un po’ di chiarezza.

Al fine di comprendere il rapporto, dobbiamo tornare un po’ indietro e spiegare che cosa “positivo testato”, “infetto” e “malato” significano esattamente.


Non esiste “IL corona virus”. I virus Corona sono una grande famiglia di cosiddetti virus avvolti , che sono così chiamati per il loro aspetto simile a una corona. Esistono centinaia di varianti. Uno è, ad esempio, abbastanza comune nei gatti, il cosiddetto Coronavirus felino (fCoV). Conosciamo i virus corona dagli anni ’60. Ad esempio, alcuni sono responsabili di lievi raffreddori negli esseri umani.


Il nuovo coronavirus SARS-CoV-2, di cui stiamo attualmente trattando, differisce dai coronavirus con cui abbiamo familiarità negli animali e non è direttamente geneticamente correlato ad essi.
I virus si moltiplicano penetrando e riprogrammando le cellule del loro ospite per produrre nuovi virus.
Quando i virus entrano in un organismo, cerca di reagire e produce anticorpi.
Esistono diversi modi per testare la presenza di un virus:

Da un lato c’è un cosiddetto test PCR. Se conosci il genoma, ovvero l’RNA, il modello genetico di un virus, puoi cercarlo. Questo è il test che abbiamo attualmente. Questi test sono estremamente precisi, ma funzionano anche se si trasportano solo virus, non è necessario essere infettati. La quantità di virus rilevati può essere utilizzata per determinare se esiste una vera infezione. Pertanto, SOLO i tamponi alla gola sono sicuri, perché difficilmente un virus si anniderebbe in modo accidentale in gola.

Un’altra possibilità da testare è il cosiddetto test anticorpale. In questo caso non si cerca il virus, ma gli anticorpi che l’organismo forma quando si difende dal virus. Quindi, se trovi anticorpi, sai che il corpo ha affrontato il virus, quindi puoi tranquillamente assumere un’infezione: il virus è penetrato e ora si sta moltiplicando nell’ospite.

Importante: per SARS-CoV-2 non esiste ancora un test anticorpale validato in cui possiamo classificare e confrontare i risultati. Questo dovrebbe essere disponibile tra qualche settimana e il lavoro è attualmente in corso.

Se sei infetto, non necessariamente devi ammalarti. Tuttavia, se si verificano i sintomi tipici di COVID-19, si parla di “malato”.

Riassunto:

  • “Positivi testati”: sono stati trovati i virus nell’uomo o negli animali. Questi virus possono derivare da una contaminazione esterna (nel caso degli animali una carezza, una leccata alla mano del proprietario)
  • “Infetto”:Il virus non è rilevabile solo sul soggetto del test, ma è penetrato nell’organismo e si moltiplica.
  • “Malato”: quando il paziente mostra anche chiaramente i sintomi.

Cosa è successo esattamente in Belgio?
Il virus è stato rilevato nel vomito e nelle feci di un gatto che viveva con un paziente con COVID-19, quindi l’animale è stato “testato positivo”. Poiché i test PCR sono incredibilmente sensibili, i virus verrebbero rilevati anche se il gatto li leccasse da qualche parte, ad esempio durante la pulizia dopo le carezze del suo umano.

Per poter dire senza dubbio se anche questo gatto è stato infettato , avremmo bisogno di un test anticorpale, che non esiste ancora, poiché i sintomi del gatto (diarrea, vomito, problemi respiratori) possono indicare diverse patologie già ampiamente note dei felini..

Lo studio originale recita anche come segue:

Il rilevamento del materiale genetico SAR-CoV2 nel contenuto dello stomaco e nelle feci del gatto deve essere interpretato con estrema cautela. I gatti spesso escono, vengono costantemente accarezzati e spesso si leccano le zampe e la pelliccia per la toelettatura quotidiana. “

Dice anche:

Secondo lo stato attuale delle conoscenze, gli animali domestici possono quindi essere considerati un vicolo cieco epidemiologico per CoV2-SARS. (Notate bene, un vicolo cieco, cioè da li il nuovo corona virus non esce).

Anche i casi dei due cani precedentemente sospettati di essere infettati da SARS-CoV-2 non sono così chiari. Il cane n. 1, un volpino di Pomerania di 17 anni, pare essere deceduto a causa di problemi cardiaci e renali e non sono stati rilevati virus nelle feci, solo nell’area del muso.

Anche il cane n. 2, un pastore tedesco di 2 anni, è risultato positivo solo nell’area della bocca e del naso, il cane di razza mista di 4 anni nello stesso appartamento era costantemente negativo.

Tuttavia, poiché ci sono stati solo tre casi in tutto il mondo in cui si sarebbe potuto sospettare un’infezione dall’inizio dell’epidemia, non è ancora possibile rilasciare una dichiarazione conclusiva, secondo le conoscenze attuali, un’infezione è molto improbabile,

Si potrebbero avere maggiori dettagli con il test anticorpale, che ricordiamo non esistere per ora, nè per esseri umani nè per animali d’affezione. Questo è raccomandato anche nello studio:

Alla luce delle informazioni attuali dunque il comitato scientifico considera quasi nullo il rischio di infezione negli animali da compagnia, ma raccomanda che i servizi veterinari siano vigili e svolgano indagini epidemiologiche ogni volta che si sospetta un nuovo caso.

Queste le parole del capo della virologia di Gent, Prof. Dr. Hans Nauwynck:

“È un gatto che vive con un paziente coronavirus altamente infetto. Il gatto ha avuto problemi intestinali e ha vomitato ad un certo punto. Il proprietario ha trasmesso il vomito e gli escrementi alla facoltà di veterinaria di Liegi. L’esame (PCR) di questo materiale ha dato un risultato positivo. Per me, questa non è ancora una prova conclusiva che si sia verificata una vera infezione. Può sicuramente essere contaminazione. I test sierologici devono escluderlo. È un peccato che questo messaggio venga inviato al mondo senza conferma sierologica. “

Ricordiamo comunque alcune buone regole di base:

  • Assolutamente non abbandonare i nostri animali, portarli al rifugio o simili!
  • Come sempre consigliabile, lavarsi le mani dopo il contatto con gli animali, soprattutto dopo aver pulito la lettiera o la ciotola
  • Non lasciarci leccare gli animali (… e ovviamente non leccarli …)
  • Evitare il contatto diretto, soprattutto sul viso
  • Eliminare la materia fecale quando cammini con i cani

Ovviamente siamo alle prese con un virus sconosciuto, quindi la scienza sta imparando: non mancheremo di pubblicare novità non appena disponibili.

Fonti:

https://www.mimikama.at/allgemein/sars-cov-2-auch-auf-katzen-uebertragbar-was-du-wissen-musst-bevor-du-unnoetig-in-panik-geraetst/

http://www.afsca.be/comitescientifique/avis/2020/_documents/Conseilurgentprovisoire04-2020_SciCom2020-07_Covid-19petitsanimauxdomestiques_27-03-20_001.pdf

https://pagellapolitica.it/dichiarazioni/8559/non-ci-sono-prove-che-cani-e-animali-domestici-trasmettano-il-coronavirus?fbclid=IwAR2dbzFgBPZAIAJdTHrt4E7Qi4s2bGB-PzOXeQxS4iMPQyjDKLJ46jLXPXs